Perché dovresti scegliere con attenzione la foto del tuo profilo LinkedIn?

Spesso diamo poca importanza all’immagine che scegliamo per il nostro profilo, allo stesso tempo però quando vediamo il profilo di qualcun altro la prima cosa che guardiamo è proprio la foto. È così che ci creiamo una prima impressione di quella persona, in pochi istanti, decidiamo se ci piace, se è affidabile, intelligente… o meno. Seppur fin da bambini veniamo educati a “non giudicare un libro dalla copertina”, è la copertina molte volte che ci fa scegliere se dare o meno una chance al libro, con LinkedIn funziona allo stesso modo.

Perché dovresti scegliere con attenzione la foto del tuo profilo LinkedIn

Un articolo pubblicato sulla rivista Forbes descrive uno studio eseguito dalla professoressa Gul Gunaydin della Bilkent University di Ankara in collaborazione con la Cornell University di New York, il quale ha rilevato che:

le prime impressioni che qualcuno si fa di noi attraverso l’osservazione di una nostra fotografia, rimangono invariate anche dopo averci incontrati di persona.

Nella prima parte dello studio quattro donne vengono ritratte, ciascuna di esse sia sorridente sia con un’espressione neutra. Successivamente questi otto ritratti vengono mostrati ad un gruppo di volontari i quali devono - foto per foto - esprimere un giudizio sulla persona immortalata. Nella seconda fase i volontari vengono richiamati, ciascuno dopo un intervallo di tempo diverso (compreso tra uno e sei mesi); nessuno di loro è a conoscenza del fatto che questa conversazione avverrà con una delle donne viste in fotografia qualche tempo prima. Al termine del colloquio, al volontario viene chiesto di dare un giudizio sulla persona appena conosciuta, con domande analoghe a quelle poste in conclusione della prima fase.

Sorprendentemente, le valutazioni date dopo ciascuna delle due fasi sono rimaste coerenti. Perché le prime impressioni rimangono invariate?

Gli autori dello studio danno due spiegazioni:

1 - L’effetto alone: se qualcuno ci fa una buona impressione, è possibile che inconsciamente gli attribuiamo anche altre caratteristiche positive.

2 - La profezia che si auto-avvera: se la prima impressione che abbiamo di qualcuno è positiva siamo portati ad assumere atteggiamenti maggiormente piacevoli nei suoi confronti. Di conseguenza questa persona si sentirà più a suo agio e sarà propensa a mostrarci le sue caratteristiche migliori. 

Nel caso invece la prima impressione fosse negativa?

I due concetti appena visti assumerebbero connotazioni opposte. Come dimostrato dallo studio appena descritto, le prime impressioni che abbiamo di una persona sopravvivono per mesi a prescindere dal fatto che questa persona si abbia modo di conoscerla meglio oppure no, quindi fare una cattiva impressione iniziale ci mette in una posizione di notevole svantaggio.

Come evitarlo?

Abbiamo quindi bisogno di una fotografia che metta in mostra le nostre caratteristiche migliori, un ritratto, che non dia l’impressione di un’immagine scattata senza troppa cura.

La foto può essere una nostra grande alleata, dobbiamo solo saper scegliere l’immagine giusta per noi. 

Hai dubbi o suggerimenti? Contattami a: rossella@rosselladeberti.com

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Arianna